articolo di Gianluca Minucci
Cosa sono i pensieri ossessivi?
I pensieri ossessivi sono immagini o idee ricorrenti e persistenti, percepite come intrusive (egodistoniche) e involontarie, che causano forte ansia e interferiscono con la vita quotidiana.
Riguardano spesso paure irrazionali e infondate come, ad esempio, paura di farsi male, di fare del male agli altri, di commettere atti immorali o di avere disturbi mentali e malattie fisiche.
Il comune denominatore di queste paure è il timore costante di non avere il controllo di sé o della propria mente e di poter compiere involontariamente gesti contrari ai propri valori
Ansia e il senso di colpa nascono per ciò che si è pensato, non per ciò che si è fatto.
Le persone ossessive sono spesso molto intelligenti, rigide, perfezioniste e si comportano in maniera ineccepibile nelle situazioni sociali, ma nutrono un profondo terrore della propria aggressività e di commettere errori. La loro tendenza a voler controllare tutto è ciò che li conduce alla totale perdita di controllo.
Qual’è la trappola del controllo?
Le Tentate Soluzioni Disfunzionali sono attuate dalle persone con tale disagio e divengono una vera e propria Trappola.
In ottica strategica, il problema è mantenuto e amplificato proprio dalle azioni che la persona
compie per cercare di risolverlo. Queste tentate soluzioni disfunzionali consolidano la dinamica ossessiva aggravando l’ansia e il disagio percepito.
Le principali tentate soluzioni sono:
1. Controllo del Pensiero (Repressione Paradossale):
Tentare di non pensare o scacciare una ossessione fa sì che il pensiero torni con più forza (Pensare di non pensare è pensare ancora di più).
2. Richiesta di Rassicurazioni:
Chiedere conferme ad amici/familiari genera una sensazione temporanea di sicurezza, ma a lungo andare rende le paure più e rafforza l’incapacità personale.
3. Evitamento:
Evitare situazioni che potrebbero innescare i pensieri offre un sollievo immediato, ma preclude la verifica della loro infondatezza, creando una spirale crescente di
limitazioni.
4. Compulsioni/Rituali:
Mettere in atto azioni o rituali di pensiero per neutralizzare l’ansia (Disturbo Ossessivo-Compulsivo) offre un apparente controllo, ma rende la persona dipendente dal rituale stesso.
5. Dubitare Ossessivo:
Il continuo rimuginio sulle possibilità alternative cercando una soluzione razionale al dubbio, porta solo a un incremento dell’ossessione.
L’intervento strategico
La Terapia Breve Strategica è un approccio molto efficace nel contrastare i disturbi ossessivi. Si
focalizza sul rompere il meccanismo disfunzionale che genera "il controllo che fa perdere il
controllo.
L’obiettivo è quello di ristrutturare lo schema di pensiero attraverso l’esperienza emotiva correttiva
e, per tale scopo, utilizza tecniche di intervento paradossali come la “prescrizione del sintomo”,
ovvero invitare a concentrare volontariamente i pensieri che tormentano in un momento preciso
della giornata.
Se sapientemente guidato, la persona sperimenta l’abbandono volontario del controllo su aree
della sua vita. Dimostrandosi a sé stessa che le cose non vanno male (anzi, spesso migliorano) in
assenza del suo controllo, la mente riacquista flessibilità e si libera dalle catene ossessive.











